boomerkiller (WUtP230214), 25/04/2024 11:11:
Sicuramente la gratifica che lo psicologo noti le tette ma effettivamente dal punto professionele non è accettabile ed è per questo che ci chiede un consiglio.
Ripeto: in un ambiente professionale non ci si veste in modo da esporre ciò che è sconveniente.
Mi sembra di disquisire su comportamenti adolescenziali.
Però lei non scrive di essere vestita in modo poco appropriato, chiede solo se può esserci un tipo di comunicazione non verbale nel fatto che a volte lui le guarda il petto. Non dice nemmeno tette, secondo me, proprio per evitare di cadere in facili commenti maschili che invece, ci sono stati lo stesso. La mia risposta alla sua domanda è no, non c'è alcun messaggio non verbale se non il fatto che uno psicologo, generalmente seduto di fronte a te, da qualche parte guarda e non è così normale guardare una persona costantemente negli occhi. È invece normale abbassare lo sguardo su altre parti. Io do per scontato che lei non sia andata da lui vestita in modo provocante, altrimenti lo avrebbe detto. Ma togliamo pure la parola provocante perché chiunque, se si presenta ad un colloquio face to face, "svestito" attirerà lo sguardo di chiunque. Faccio un esempio, ieri ho visto una intervista su internet, recente, del comico Giovanni Cacioppo, nella quale si è presentato in pantaloncini corti. Non credo di essere l'unica che ha guardato spesso le gambe pelose del comico mentre era seduto. Eppure non mi piace esteticamente Cacioppo, non sono una donna arrapata che non vede l'ora di guardare le gambe pelose degli uomini. Certo, se avesse avuto i pantaloni lunghi, non avrei proprio guardato le gambe e nemmeno mi sarei accorta del tipo di pantalone. Siamo dotati di occhi e guardare, mi sembra normale. La persona che ti fissa solo negli occhi può essere al contrario, fastidiosa.